“Il peggior 25 Aprile di sempre“, ha detto Giorgio Bocca, ex partigiano e giornalista.La prima celebrazione della Festa della Liberazione da parte di Berlusconi non è andata molto bene. Il premier non ha perso l’occasione di contestare una festa che non gli era mai piaciuta.
“Chiamiamola Festa delle Libertà”, “Partecipo solo se viene detto che i veri liberatori sono stati gli americani”, “i partigiani rossi non erano dalla parte del giusto”. Queste affermazioni del nostro presidente del consiglio e di alcuni ministri ci devono far riflettere. C’è la volontà di mettere ancora in discussione una data che non significa solo lotta al fascismo, ma dove viene celebrato il valore della democrazia, della libertà, del pluralismo.
Ma oggi sono rimasto sconvolto quando Berlusconi ha affermato la possibilità di equiparare repubblichini e partigiani, la famosa pdl 1360. Pensavo fosse una proposta fatta da ex-nostalgici fascisti, ringalluzziti dall’essere al potere, che sarebbe stata presto dimenticata. Invece ora la massima autorità italiana paventa la possibilità di un voto favorevole a questa equiparazione, che ha il sapore della beffa detta in un giorno così particolare e che sconvolge totalmente la memoria storica.
Già in passato ho espresso le mie critiche rispetto a questa proposta di legge e se dovesse passare sarebbe una dura sconfitta per l’Italia intera.
Perchè saremo anche la generazione post-ideologica, ma i saluti fascisti l’anno scorso dopo l’elezione di Alemanno fanno ancora male.
Di alcune ideologie abbiamo ancora bisogno, per semplificare la nostra visione di società. Prendiamo il meglio e portiamolo con noi. I valori del 25 Aprile non tramonteranno mai.
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