25 Ottobre 2008, data di nascita del PD?

Il numero finale dei manifestanti non conta. 2 milioni, 3 milioni, 200mila…non mi interessa. L’inizio di una nuova fase, quella della riconquista dell’opinione pubblica, è partita alla fine del discorso del segretario nazionale Walter Veltroni. Un discorso da grande leader, da ottimo comunicatore, molto probabilmente a braccio. Parole che ridanno speranza, ma soprattutto che danno risposte alle molte domande che ci ponevamo. Quali sono le proposte alternative a questo governo? Qual’è la nostra visione di società? Qual è il nostro futuro? Un intervento chiaro, arrabbiato, che doveva fare molto tempo fa, ma che era troppo preoccupato a sistemare le faccende interne del partito. Oggi abbiamo perso un segretario, ma abbiamo trovato un leader.

Non ero presente alla manifestazione perché impegnato col lavoro nella fredda Inghilterra, ma con il cuore e con i nuovi mezzi di comunicazione ero lì, in prima fila, a ricordarmi perché un anno fa feci la scelta del partito democratico.

Walter V sceglie un profilo diverso, diverso da quello pacato con il quale eravamo soliti vederlo. Ha fatto vedere ch anche lui si può incazzare e i motivi li ha spiegati nel suo discorso, usando parole semplici unite con alcune, forse troppe, citazioni. Si è distinto ancora una volta dal becero linguaggio che vediamo spesso in televisione.

Ha toccato temi ideologici molto cari al popolo del centrosinistra come il razzismo e l’antifascismo, spiegando nettamente e chiaramente qual è il nostro punto di vista, quant’è importante la memoria storica. Ha dannatamente ragione e io aspettavo da tempo questo momento, per sapere che il mio partito la pensa come me, senza compromessi. Ha citato Leopoldo Elia:( se la democrazia viene coltivata e vissuta ogni giorno, si espande e cresce), e perché bisogna indignarsi per ogni nuovo caso di violenza, protestando con rabbia e convinzione.

Ha attaccato pesantemente e più volte il Presidente del Consiglio, non più il principale esponente della fazione avversaria, bensì un’entità tangibile, fisica, minacciosa. Critiche dure, necessarie, ma mai offensive.

Non cavalca la protesta degli studenti solamente perché la sua posizione è stata netta fin da subito: il decreto Gelmini è un colpo duro, forse mortale, all’Università italiana. Il PD chiede fermamene il ritiro del decreto.

Non è l’unica proposta, perchè ce ne sono state tante, molte di carattere economico, dovute anche al clima che stiamo vivendo. Rilancio dei consumi e lotta al precariato le più importanti.

Ha citato e ringraziato il politico di centrosinistra più scomodo, Romano Prodi, e lo scrittore più eroico, Roberto Saviano. Ed io ho apprezzato.

Ha fatto quello che la Destra non fa. Parlare al cuore della gente, spiegare che la maggior parte dei problemi sociali non sono di immediata soluzione, che seguire troppo gli istinti porta al fallimento.

Unica critica, ma forse non era il momento giusto, è stata quella di parlare a tutti gli italiani e mai ai membri del suo partito, che chiedevano anche un cambiamento interno. Non basta dire: ”siamo un partito libero, che non teme né di apparire moderato agli occhi di alcuni, né di sembrare estremista agli occhi di altri.”. Troppo facile, poi nel concreto abbiamo visto che non funziona.

Ma questo discorso ha significato molto per me. Mi ha ridato fiducia nel segretario e voglia di continuare ad essere attivo in politica, scondo la rotta che tracceremo insieme nel PD. Una chiara risposta al mio precedente post polemico.

pd

Un discorso necessario, utile per farci trovare la rotta e proseguire spediti verso la vera creazione del partito.

Oggi Veltroni ha insegnato a Berlusconi chi è un vero statista, a Di Pietro come fare opposizione e a noi del partito come andare avanti. Oggi un popolo ritrova la sua voce. Oggi posso dire, senza falsa retorica, di essere un orgoglioso tesserato del PD.

Ora viene la parte più difficile, l’ultima chance di riconquistare il popolo italiano sfiduciato. Il momento di ripartire,il punto zero, scordandosi i brutti mesi passati. E’ arrivato il tempo di concretizzare il discorso di oggi, per costruire insieme un’altra Italia.

Fatevi un favore, riguardate o leggetevi l’intervento.

“L’Italia è un Paese migliore della destra che la governa.

Moltiplicano l’ingiustizia in un Paese ingiusto.

Scelgono l’immobilismo in un Paese fermo.

Alimentano l’odio in un Paese diviso.

Cavalcano la paura in un Paese spaventato.

Ma l’Italia, nonostante tutto, resta migliore.”

Walter Veltroni 25/10/2008 Circo Massimo,Roma

P.s comunque per me era meglio bella ciao dell’inno nazionale


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