[Pisa] La fine di Camp Darby?

La base di Camp Darby è stata declassata da guarnigione autonoma a guarnigione satellite di Vicenza, visti i tagli del Governo americano sulle spese militari. Questo significa una drastica riduzione delle funzioni che comporterà la perdita del posto di lavoro a un terzo dei civili che lavora nella base immersa nella pineta: 67 unità, dopo un altro taglio avvenuto nel 2006, che precludono fortemente l’operatività dell’avamposto militare.

Questa vicenda potrebbe portare nuovi sviluppi sul futuro di Camp Darby. Gli americani non cederanno mai la sovranità del territorio se non c’è una forte pressione da parte degli enti locali e del Governo italiano. E’ inutile continuare a tenere una mastodontica base militare se non viene utilizzata, quando invece è possibile restituire alla comunità (pisana e non) una buona parte della bellissima pineta, da destinare allo sviluppo sociale-turistico dell’area.
Una maggior trasparenza e riconversione ad usi civili dell’area dipanerebbe anche i molti dubbi sulla sicurezza del luogo, dove si rincorrono notizie di stoccaggio di armi militari non convenzionali (le fatidiche cluster bomb).

Adesso la priorità è quella di salvare il posto di lavoro ai 67 civili italiani, ma dopo è necessario fare un approfondimento sul futuro di Camp Darby, cercando di fare fronte comune per poi chiedere un incontro al Ministro degli Esteri e all’Ambasciatore Usa Thorne.
Non è tabù lo smantellamento delle basi militari USA: solamente due anni fa è stata chiusa quella della Maddalena in Sardegna. A 60 anni dalla seconda guerra mondiale, dopo lo scongelamento della guerra fredda, dopo una serie di tagli che porterà a una funzionalità limitata, Camp Darby ha ancora senso?


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