La Regione Straniera – Viaggio nell’Italia razzista e intollerante

Pubblico un’interessante e allo stesso tempo drammatica info-grafica sui casi di intolleranza e di razzismo delle amministrazioni locali del Nord e del Centro. Una sola immagine ti fa capire il rapido cambiamento verso una società che odia, che discrimina, destinata all’isolamento e all’ignoranza. Piano piano abbiamo sdoganato e accettato casi di intolleranza privi di ogni dignità umana. E’ ora di fermarsi e dire basta alla deriva xenofoba.

(clicca sulla mappa per ingrandirla)

Il nord Italia, e la Lombardia in particolare, sono le regioni che hanno più bisogno degli immigrati per il lavoro
in fabbrica, nelle campagne o per l’assistenza agli anziani.


Eppure gli immigrati sono accettati solo fino a quando sono dentro il posto di lavoro e producono ricchezza.
Poi, finito il loro turno, si vorrebbe che scomparissero.
Tra ordinanze delle amministrazioni locali o semplici proposte ecco qualche esempio di come,
con timbri e carta da bollo, si sta legalizzando la segregazione razziale.

Alcuni esempi citati nell’infografica ( integrati da Civati):

Adro (Bs). Premio di 500 euro ai vigili urbani per ogni clandestino individuato.

Alassio (Sv). Divieto di trasporto di mercanzia in borsoni e sacchi di plastica e di utilizzo di furgoni come deposito merce.

Alessandria. La moschea viene chiusa perché i locali sono giudicati inidonei e privi del certificato di agibilità.

Alzano Lombardo (Bg). incentivi economici alle nuove coppie ma solo se italiane.

Assisi (Pg). Divieto di mendicare nei luoghi pubblici situati a meno di 500 metri da chiese ed edifici pubblici.

L’ordinanza anti elemosina vige in diverse altre città, da Cesena a Savona, da Firenze a Roma.

Azzano Decimo (Pn). Divieto di burqa. Proposta di censimento dei residenti di fede islamica.

Brignano Gera d’Adda (Bg) Aiuti economici solo per i disoccupati italiani.

Cantù (Co). Un numero verde per segnalare la presenza di clandestini.

Capriate San Gervasio (Bg). Divieto di aprire kebaberie e call center in centro.

Caravaggio (Bg) Nozze agli stranieri solo se in possesso di un permesso di soggiorno e in grado di capire l’italiano.

Casalpusterlengo (Lo). Il centro islamico viene chiuso per presunti abusi edilizi.

Ceriano Laghetto (Mb). Vietati kebab, phone center e servizi di trasferimento di denaro (ma non è contro gli stranieri).

Cernobbio (Co). Ispezione dei vigili urbani nelle case dei futuri sposi per accertare la pulizia di muri e pavimenti, e il perfetto funzionamento di docce, bagni e caldaie.

Cittadella (Pd). Residenza solo a chi ha un reddito di almeno 5000 euro all’anno e una casa con un minimo di metri quadri (Moratti a Milano si dice interessata). Schedatura di tutti gli stranieri.

Coccaglio (Bs). Controlli anti immigrati in occasione del Natale: è’ la famosa operazione “White Christmas” (Bianco Natale).

Como. La moschea viene chiusa per “irregolarità edilizie”.

Crespano del Grappa (Tv). Cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.

Drezzo (Co). Vietato il burqa in pubblico.

Fermignano (PU). Vietato il burqa in pubblico.

Firenze. Vietato trasportare merci in borsoni sacchetti di plastica e simili.

Gallarate (Va). Dura opposizione del Comune al centro islamico.

Gerenzano (Va). I cittadini sono invitati a non vendere o affittare casa agli stranieri.

La regione Lombardia nel 2007 impone vincoli sui “phone center”, i centri dove si può telefonare e navigare in Internet:dalla toilette al parcheggio, alla metratura ecc. La Corte Costituzionale boccia la norma poiché limita il diritto alla libera comunicazione. Nel frattempo 250 esercizi di questo tipo hanno dovuto chiudere i battenti. E’ vietata la consumazioni di cibo sui marciapiedi vicini a rosticcerie, pizzerie d’asporto, gelaterie e kebaberie. Lecco. Panchine più piccole per impedire ai barboni di dormire, divieto di sistemare giacigli nei luoghi pubblici e di chiedere l’ elemosina in piazze e parcheggi.

Lodi. Per impedire la costruzione di una moschea la Lega Nord versa sul terreno urina di maiale (poi, la stessa cosa, a Padova).

Lucca. Vietati ristoranti etnici nel centro storico.

Magenta (Mi). La moschea viene chiusa perché giudicata abusiva.

Milano, (proposta) autisti di autobus e tram solo italiani. (proposta) vagoni della metropolitana riservati ai milanesi. Milano, autobus con le grate alle finestre vengono usati per rinchiudere gli extra comunitari che nei controlli sono trovati sprovvisti di documenti in regola. L’uso di questi ‘autobus galera’ verrà abbandonato dal Comune dopo qualche mese anche a seguito di polemiche.

Monfalcone (Ts). Divieto di sputo, «comportamento comune tra i bengalesi».

Morazzone e Tradate (Va). Un assegno per i neonati esclusi quelli extracomunitari.

Ospitaletto (Bs). per diventare residente è necessario presentare la fedina penale.

Piacenza. La moschea viene chiusa per violazioni di norme edili e urbanistiche.

Prato. Vietati ristoranti etnici nel centro storico.

Romano d’Ezzelino (Vi). I bambini extracomunitari sono esclusi dai bonus scuola (vedi anche Brescia).

Rovato (Brescia). Divieto per i non cristiani di avvicinarsi a meno di 15 metri dalle chiese.

San Martino dall’Argine (Mn). Il comune invita a denunciare la presenza di immigrati clandestini.

Sanremo (Im). Vietato sedersi sulle panchine comunali per chi ha un’età compresa tra 12 e 60 anni.

Teolo (Pd). Cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.

Tombolo (Pd). espulsione degli stranieri dopo 90 giorni di permesso.

Treviso, divieto ai negozi cinesi di esporre lanterne rosse. La provincia nega qualsiasi autorizzazione alla costruzione di moschee.

Varallo Sesia (Vc). Vietati burqa e burqini.

Varese. La moschea viene chiusa per cambio di destinazione d’uso non autorizzato.

Venezia. Vietato trasportare merce in borsoni sacchetti di plastica e simili.

Verona, (proposta) ingressi separati sugli autobus. Vietato chiedere l’elemosina. Controllo sulla pericolosità sociale per chi chiede la cittadinanza.

Vicenza. Vietato sedersi sulle panchine per i minori di 70 anni.

Voghera (Pv). Vietato sedersi in più di tre persone sulle panchine.


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *