La sentenza Mills non ci ha lasciato sorpresi, ha solo confermato la gestione furbesca e irrispettosa della legge degli affari di Berlusconi. Dopo Previti, Mills e chissà quanti altri. Corruzione dopo corruzione. Il denaro può comprare tutto, il potere può corrompere tutti.
Ma il premier è riuscito un’altra volta a scappare dalle aule di giustizia grazie al controverso Lodo Alfano, ancora al vaglio della Corte Costituzionale. Di sicurò parlerà di una giustizia “rossa”, di essere perseguitato, ma suo malgrado la scena mediatica riparlerà delle sue turbolate vicende con la giustizia.
In tempi di campagna elettorale questo è un assist prezioso, un calcio di rigore che non va sbagliato. Possiamo tornare a fare l’unica cosa che ci riesce bene e che ci ha fatto vincere nel 2006 (sic quanto tempo sembra passato): l’antiberlusconismo. E’ brutto da dire, è una politica sbagliata, ma al momento è l’unico tema sul quale non ci sono divisioni interne e sul quale siamo molto preparati. Il tempo della buona politica, quella di Veltroni, verrà quando dall’altra parte ci sarà qualcuno con cui dialogare veramente, apertamente e francamente. Riprendiamoci i nostri elettori delusi dalla nostra passività verso le indegne mosse del premier, non lasciamoli compiere un voto di protesta. Se c’è da urlare urliamo, c’è n’è bisogno.
E se ci dicono che siamo i soliti antiberlusconiani, bhè…..è vero, d’altra parte anche lui è il solito Berlusconi.
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