“Io mi metto nei panni di un padre. Se uno dei miei figli fosse vivo e anche
con un bell’aspetto, mi dicono, con delle funzioni come il ciclo mestruale
attivo, con la capacita’ di potersi svegliare e passare dal sonno ad
un’altra fase, con un cervello che trasmette ancora segnali elettrici, io
non me la sentirei proprio di staccare la spina…(…). A me sembra che non
ci sia altro che la volontà di togliersi da mezzo una scomodità. Tutto qui.
Credo che la vita però sia più importante….”
(Silvio Berlusconi, Agi, 7 febbraio 2009)
“Se si chiede a un cittadino di esprimersi su questi argomenti, credo che la
prima, istintiva, reazione, sia di guardare alle proprie personali
esperienze o di immedesimarsi in quelle degli altri. Per quanto mi riguarda,
c’è un’esperienza personale che mi fa riflettere. Ho avuto un aborto
terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il
bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato
di capire, con l’aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più
giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla
conclusione di dover abortire”
(Veronica Berlusconi, Corriere della Sera, 8 aprile 2005)
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