Pisa Città antirazzista – 1

Nello scorso consiglio ho presentato un ordine del giorno su un tema molto delicato, ma purtroppo molto attuale: l’aumento degli episodi di razzismo e la deriva xenofoba del paese.

Il titolo era: “Di razza ce n’è solo una, quella umana” ed è stata approvato con l’appoggio dalla maggioranza e della Sinistra Arcobaleno (anche loro presentavano un documento simile). Astenuto Gorreri (Lista per Pisa) e contrari la PDL (ovviamente).

Ecco, più o meno, la traccia del mio intervento:

“Speravo non ci fosse bisogno di presentare questo un ordine del giorno. Un ordine del giorno forte, che è una sconfitta , perché significa che abbiamo perso i più semplici valori etici e morali. Il razzismo c’è. Allontanarlo da noi con un gesto di fastidio, non aiuta ad affrontarlo. Il razzismo esiste: in Italia come altrove. Sono fermamente convinto che ora però stiamo passando il limite. Chi si domanda se c’è un’ondata di razzismo in questi giorni, chi risponde che non si può parlare di razzismo, chi semplicemente non sa come valutare i fenomeni di questi giorni può dare un’occhiata al rapporto RAXEN curato dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Ue e che esiste dal 2002.

Ebbene nel periodo dell’ultimo studio, che comprende l’anno 2007, gli episodi comprovati di razzismo commessi da cittadini italiani verso cittadini extracomunitari sono stati 203, uno ogni 43 ore. In almeno 13 casi la discriminazione razziale è stata in tutto o in parte causa della morte dell’immigrato.

Sicuramente,quest’anno la situazione è peggiorata; gli episodi di violenza, solo nell’ultimo mese, sono stati quasi quotidiani.

Vorrei citare qualche esempio:

A Milano è possibile morire per un biscotto come è successo ad Abdoul Guiebrè, 19 anni, originario del Burkina faso ma italiano a tutti gli effetti. P oche ore dopo il delitto il pubblico ministero Roberta Brera nello stabilire che non c’ entra nulla il razzismo nell’ uccisione a sprangate al grido di «sporco negro di merda!» di Abdoul, colpevole di non aver pagato un pacchetto di biscotti Ringo. Dopo di che, sia il premier Berlusconi che il sindaco di Milano, hanno proclamato che nel «deprecato episodio non c’ entra il colore della pelle». Per il ministro della Difesa Ignazio La Russa «la xenofobia c’ entra, malgrado quello che dice il magistrato. Non sarà stato l’ elemento scatenante, ma non mi sento di dire che quel sentimento non c’ era».

A Parma prima umiliano una ragazza nera perché prostituta, poi massacrano di botte un ragazzo, Emmanuel,20 anni, colpevole di girare nel parco ed essere di colore come la maggior parte dei pusher. Questi avvenimenti evidenziano un’ impreparazione culturale di settori della forza pubblica nella pur necessaria opera di vigilanza e prevenzione anticrimine.

il ragazzo picchiato

A Brinzio, in provincia di Varese, i bambini di una scuola avevano disegnato delle sagome in prossimità dell’attraversamento pedonale, per invitare gli automobilisti a rallentare. Nel corso della notte, alcuni ignoti hanno dipinto di bianco alcune di queste sagome che ritraevano ragazzini di colore.

A Castel Volturno (Caserta), in un attentato in pieno stile terroristico, la camorra uccide 6 immigrati innocenti, per far capire chi comanda nella zona.

A Roma il 2 Ottobre un cinese viene preso a pugni in faccia da parte di un gruppo di bulli, solo per essere colpevole di aspettare il pullman ed essere straniero, senza una motivazione reale se non quella di fare una cosa ammirata dagli altri.

Perché ora è di moda essere intolleranti. Recenti sondaggi alimentano questa nuova consapevolezza che lo straniero è “malvisto, fastidioso” se non addirittura criminale. La frase “ io non sono razzista, è lui che è un negro!” sintetizza il pensiero di molti cittadini.

Ma come siamo arrivati a questa nuova ondata di odio? Perché la xenofobia è aumentata così tanto? Eppure il ministro Maroni, non si allarma, anzi elogia il livello d’integrazione che ha lo Stato Italiano, dicendo che è uno dei migliori.

Ma se davvero siamo così integrati perché la destra basa la sua politica sulla paura, sui timori, sul colpevolizzare il diverso, sul creare il panico?. Vi faccio solo un esempio: tutti sappiamo che gli zingari rapiscono i bambini. Di minori “rapiti” dagli zingari, però, non c’è nessuna traccia negli archivi giudiziari: se venisse confermato dal processo di Ponticelli sarebbe il primo episodio in Italia. Certo, ci sono i casi raccontati sui giornali: che però, spesso, si rivelano vere e proprie bolle di sapone.

E’ nel toccare i nostri istinti più bestiali che il governo di centrodestra sta facendo da molti anni la sua campagna anti immigrazione. Ci fanno credere che tutti gli zingari rubano bambini, i marocchini stuprano, i senegalesi picchiano. Come è possibile fare integrazione se ilclima attorno agli stranieri si basa su stereotipi vili e comuni?

….continua domani


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