Il consiglio comunale del 9 Ottobre: scuola e università insieme per protestare contro il governo

Ricomincio a fare la mia cronaca personale  dei consigli cittadini, cercando di rendere la nostra attività pubblica il più trasparente possibile.  Spero anche in una maggiore costanza da parte mia a scrivere questi report, nel frattempo potete leggere cosa hanno scritto dei precedenti consigli i miei colleghi Antonio Mazzeo e Stefano Landucci nei loro ottimi blog.

Nel consiglio comunale del 9 ottobre abbiamo discusso soprattutto di scuola e di università. E’ stato presentato un argomento redatto dal tavolo interistituzionale di Pisa dove si ribadisce l’importanza della funzione della scuola pubblica, strumento di una repubblica democratica che vuole rimuovere gli ostacoli della libertà e all’eguaglianza dei cittadini. E’ molto critico sull’operato del governo, che ha approvato per decreto, senza dibattito parlamentare, una legge che prevede il taglio in 3 anni di 80mila docenti e 40mila collaboratori tecnico-amministrativi. Questo ad esempio significa classi più numerose dove sarà sempre più difficle rimuovere le situazioni di svantaggio. Il taglio agli organici porterà anche al ripristino del maestro unico e una cancellazione del tempo pieno. Il documento si conclude con una visione della scuola pubblica: una scuola che insegni a tutti, a partire dall’identità, dal modo d’essere, dalle condizioni di partenza di ciascuno. Una scuola inclusiva e meritocratica, come vuole la Costituzione.

scuoalfinita

Oltre all’argomento veniva presentata anche una mozione sull’Università e il mondo della ricerca: il nostro modo per dire no alla legge 133.  Una riforma dell’univeristà che in realtà non riforma niente, se non il desiderio di fare cassa senza considerare gli effetti dannosi e reazionari.  Un paese che è nei primi posti per produzione scientifica, ma ha una spesa totale per l’università e la ricerca rispetto al PIL inferiore alla media europea ( rispettivamente 0,9 contro 1,3 – 1,09 contro 2,6) e la spesa totale per la ricerca non può permettersi ulteriori tagli. Inoltre viene rivelato che la legge 133/2008 infligge un colpo di grazia al sistema pubblico universitario e di ricerca perchè ci sarà:

  • una riduzione del turnover al 20% per le università ( su 5 che escono ne viene assunto uno) chiudendo la porta ai giovani talenti
  • un taglio complessivo di quasi 4 miliardi di euro in 5 anni
  • una trasformazione delle Università pubbliche in fondazioni di diritto privato, che porteranno all’abolizione di un tetto per le tasse scolastiche, a una mercatizzazione dei corsi e al mancato controllo sui contenuti
  • un taglio alla ricerca del 10% che porterà a un blocco di assunzioni per alcune realtà
  • il blocco dell’assunzione dei precari, concertata col gverno precedente

Il Consiglio comunale di Pisa, con i voti della maggioranza e dell’Arcobaleno, esprime solidarietà al mondo universitario e denuncia all’opinione pubblica l’azione del Goveno, affermando la propria contrarietàai provvedimenti adottati dal Ministro e dal Governo. Chiede che il governo riveda i propri orientamenti , che il Parlamento non approvi il blocco dell’assunzione dei precari e che discuta internamente su queste importanti tematiche. Impegna inoltre Sindaco e presidente del consiglio a farsi promotori di iniziative contro la legge 133.

Per saperne di più: Blog no133

protesta pisa

La protesta degli studenti pisani al polo Carmignani occupato

Il consiglio comunale ha inoltre approvato all’unanimità quanto dobbiamo percepire, ovvero quanto mi pagate. Il gettone di presenza sarà di 72 euro lordi, uno dei più bassi della Toscana, la stessa cifra di quattro anni fa. Inoltre abbiamo inserito un punto molto significativo: il consigliere, per percepire il gettone deve aver partecipato aad almeno il 50% della durata di ogni seduta. Un esempio di correttezza e trasparenza, inserito apposta per cercare di instillare fiducia nelle istituzioni al citadino che ci vede ancora come “casta”. Vi assicuro che è un compenso adeguato al tempo che svolgiamo, forse anche troppo poco rispetto a quello che il lavoro di un buon consigliere comporta. Quando riceverò la prima busta paga sarò felice di farvi un resoconto completo.

Infine durante la sedura c’è stata un po’ di polemica sul viaggio in Cina che ha fatto il presidente del Consiglio settimana scorsa. Il problema è che non c’è andata per firmare il gemellaggio, ma solo per partecipare a una tavola rotonda con altri sindaci. Diciamo che qualcuno ci doveva andare, per non perdere l’occasione di restare in contatto con una realtà economica in espansione, che porterebbe Pisa nel lontano Oriente, con tutti i vantaggi economici che potremmo trarre. In quella settimana era disponibile solo il presidente del consiglio, la seconda carica istituzionale dopo il sindaco, quindi più che legittimata ad andare. Resta il fatto che tutta la questione gemellaggi andrà rivista prossimamente, per vedere se è possibile tagliare le spese superflue, ma sono sicuro che sarà uno dei prossimi argomenti di discussione in terza commissione.


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *