La mediocrazia (parte seconda)

Seconda e ultima parte (leggi la prima) della mia riflessione sulla comunicazione, il deficit più grosso del governo Prodi e il problema odierno del PD. Ma come facciamo a comunicare con i nostri elettori veri o potenziali se non abbiamo una piattaforma comune di valori e di idee, se non riusciamo a comunicare tra noi stessi?

Quello che vedo a un anno dalla nascita del partito è ancora diffidenza tra i vari gruppi che l’hanno formato, una sfiducia reciproca e una pluralità di temi che non hanno trovato ancora la famosa “sintesi“, parola che Veltroni cita in continuazione. Cambiamo anche il modo di fare comunicazione interna. Diminuire i dibattiti, spesso lunghi e fini a se stessi, ed aumentare le idee. I dibattiti non sono innovativi, le idee sì.

Un recente sondaggio ha rilevato che più della maggioranza degli italiani si trova a disagio con i Rom. Un modo carino per dire che non li sopportano. Ci sono 2 modi di affrontare questi numeri: o si rincorre questo dato e cerchiamo di fare una politica antirom o cercare di far scendere questo dato attraverso un’ampia azione di comunicazione a tutti i livelli, dove tutti uniti cerchiamo di far passare lo stesso messaggio, in questo caso che contro i rom non bisogna alimentare odio, ma cercare politiche di integrazione.

Sulla comunicazione bisogna sfidare uno dei maestri, se non il più grande. E la soluzione è fare comunicazione condivisa a 360° , dal volantinaggio del circolo alla dichiarazione sul giornale del deputato.

Avete visto il recente manifesto di Berlusconi sulle azioni fatte dal governo? Una buffonata, ma molto efficace. Rincorriamo il PdL sulla comunicazione, non sui temi. Costruiamo nel più beve tempo possibile una piattaforma comune di idee e di valori, una sintesi tra circoli, cittadini, associazioni. Solo avendo una nostra visione della società possiamo rilanciarci e arginarne la sua deriva. Io non voglio che l’Italia sia associata al razzismo alla giustizia facile, alla dittatura mascherata da democrazia.

Investiamo in comunicazione, amministrazione e partito, senza vendere fumo, ma cercando di cambiare la società, in meglio possibilmente.


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