Il 5° consiglio comunale: iniziamo!

Il 19/06/08 c’è stato il primo vero Consiglio comunale, con interpellanze, ratifiche, cartellina di lavoro. A 2 mesi dal voto è iniziata la 1° legislatura Filippeschi.

Il consiglio comunale inizia con l’esaurimento delle dichiarazioni post-discorso del sindaco, con la S.A che, tra le tante cose dette, chiede con forza una nuova coalizione di centrosinistra . La loro relazione mi è piaciuta soprattutto quando si affida alla memoria storica per ricordare quando noi italiani eravamo gli immigrati e che troppo spesso venivamo visti come criminali. Ecco alcuni titoli dei giornali degli anni ’60:

  • L’odissea dei nostri clandestini
  • Sui sentieri dell’esodo illegale
  • Svizzera 1962, baracche tra il pattume
  • Un lavandino ogni 16 persone
  • Vietato l’ingresso agli italiani
  • L’italiano di Holliwood: gangster

Il consiglio prosegue con le interpellanze: la prima è del C.C del Popolo della libertà Cognetti che chiede al Sindaco dove si trovano i cordoli bianchi di “pietra di San Giuliano” rimossi durante i lavori di ammodernamento di Tirrenia. Risponde l’assessore ai lavori pubblici Serfogli rivelando che i cordoli sono in un magazzino e che sarà possibile riutilizzarli successivamente.

La seconda interpellanza è qualcosa di più spinoso, molto attuale e di difficile soluzione: il caso Rebeldia. Erano presenti una ventina di ragazzi pro-Rebeldia, che sono stati dignitosamente composti ad ascoltare; mai un urlo, uno striscione o qualcosa fuori le righe. Silenziosiamente hanno ascoltato tutti gli interventi sia pro che contro. Un bello spettacolo di civiltà. Sicuramente Rebeldia merita una trattazione a parte per spiegare le ragioni dell’amministrazione comunale nel continuare a richiedere l’evacuazione immediata dei locali occupati.

Terminate le interpellanze, il primo punto all’ordine del giorno è la ratifica a un piano attuativo per l’ampliamento della parrocchia S.Francesco di Assisi, posta a Tirrenia in via degli Ontani 1. Si prosegue con l’approvazione di una variante parziale al regolamento urbanistico in Via Saragat — Via Pilla, visto che si richiedeva la possibilità di eliminare il vincolo di costruire alloggi con superfici utili non inferiori a 75 mq, dato che dal Piano Strategico emerge che il numero dei componenti di una famiglia si è fortemente ridotto . La dimensione media della famiglia è pari a 2,11 componenti (tra le più basse in Italia). Quindi c’è una carenza di case medio-piccole, per questo si chiedeva il permesso di costruire case meno grandi, per venire incontro alle nuove esigenze (es. giovani coppie). Il consiglio approva.

Si prosegue con la richiesta di approvazione della convenzione e dello statuto per la costituzione del Consorzio “Comunità di Ambito ATO TOSCANA COSTA” per la gestione integrata dei rifiuti. Si tratta di una nuova società che va a sostituire tutti gli ATO locali, che verranno coordinati sotto un’unica direzione e che ha lo scopo di organizzare, affidare, controllare la gestione dei rifiuti, problema molto attuale e complesso, portando più risparmi ed efficienza. l I comuni che parteciperanno sono 111 e fanno parte delle province di Massa, Carrara, Livorno, Pisa e Lucca. Il comune di Pisa avrà il 6% della quota. Il consiglio approva.

Infine c’è da approvare il Prospetto programmatico di riduzione del rapporto debito/Pil relativo al monitoraggio ed aggiornamento del piano quinquennale 2004-2008 di estinzione anticipata dei mutui CDP (Cassa depositi e prestiti). Dal 2004 al 2008 il debito del Comune di Pisa è sceso da 144.000.000€ a 80.000€. I mutui contratti erano per lo più a tasso fisso e quindi non hanno risentito della crisi del mercato. Grazie a questo e insieme ad un attento pianificamento economico è stato possibile andare oltre le aspettative e ridurre ancora di più il debito, superando le previsione fatte al tempo della stipula del Piano programmatico (2004). E’ molto importante cercare di ridurre il più possibile i mutui, per evitare di pagare gli interessi, soldi totalmente sprecati e tolti dalla gestione pubblica. Ricordiamoci che a livello nazionale noi paghiamo 70 miliardi di euro di interessi l’anno. Pensate a quante cose potremmo farci con quei soldi, quante occasioni di rilancio sprecate… La linea programmatica è quella di cercare di estinguere il più possibile questi debiti e di evitare i mutui a tasso variabili, troppo pericolosi perchè vincolati alle logiche di mercato. Il consiglio approva.

Slitta, per motivi tecnico burocratici, la richiesta di modifica al regolamento per l’assunzione di personale di supporto ai gruppi consiliari. Ma di questa ne parleremo poi, nella sintesi del prossimo consiglio che si è tenuto il 25 Giugno.

Alle 20 si conclude il consiglio, iniziato alle 14.30. Non si venga a dire che non si lavora : – )


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